Renzi e la 'Generazione Telemaco' - il mito greco che parte alla ricerca del padre
Inquesta occasione, il premier ha preso in prestito quest'eroedell'Odissea omerica per farne un simbolo della sua generazione:Telemaco, figlio di Ulisse, non attende che il padre torni ad Itaca,ma parte alla sua ricerca. Non resta passivo, ma si distacca dallamadre Penelope, con cui è cresciuto, e sceglie di affrontare pericoliestremi, spinto dal desiderio del padre. Diversamente dalmito di Edipo, non vive nell'antagonismo mortale nei confronti dellafigura paterna, ma è un figlio giusto, capace di riconoscere ildebito verso chi è venuto prima di lui, di riscoprirne valori egesti e di farli propri.
Eccolala Generazione Telemaco di cui parla Renzi: quella dei giovani chenon entrano in conflitto edipico o narcisistico con il padre, ma chein questa figura, oggi sempre più evaporata, riconoscono una partedi se stessi, le loro radici e ne sanno accogliere la testimonianza.E ancora, Telemaco “ha il dovere di meritarla” questa eredità,perciò parte alla ricerca di Ulisse, e al suo rientro a Itaca, sache contro i Proci (i pretendenti della madre) l'unica stradarealmente vincente sarà quella di riaffermare le leggi, alleandosicon il padre che nel frattempo ha fatto ritorno. Questo padre cheincarna una figura maschile dotata di una mente così brillante chenon può fermarsi, neppure davanti a un Regno e a una bella famiglia.L'uomo che non accetta confini, che parte, che conosce il mondo mache per questo perde la bellezza giovanile di sua moglie e le paroledi suo figlio. E' il prezzo che paga l'intelletto per crescere.Penelope, d'altro canto, è moglie e regina, colei che tesse la telain attesa del ritorno di Ulisse. Ma è anche colei che cresce ilfiglio da sola, che ne mantiene vivo il ricordo del padre e chegoverna in assenza del marito; che tiene assieme tutto. Ferma adItaca, fa circolare sentimenti, accoglienza, amore, empatia.
Lagenerazione Telemaco può incarnare quella dei nostri figli, deigiovani che vogliono andare per la loro strada, ma che, al tempostesso, vogliono incontrare i loro genitori, vogliono dare valore aciò che viene trasmesso da una generazione all'altra. Dopotutto,come scrive lo psicanalista junghiano Massimo Recalcati: “l'ereditànon è un'acquisizione passiva di rendite, di beni”, e neppure diun modello vincente di perfezione, ma è il poter riconoscere unaparte di sé nell'altro e farla propria. E forse in ognuno di noi c'èun po' di Telemaco, basta solo cercarlo.
Data: 17/07/2014 11:00:00Autore: Laura Tirloni