Equo compenso su copia privata: il decreto è legge. Rincari su smartphone, tablet e chiavette usb. In allegato il testo e la rassegna stampa
Dopo più di duesettimane dalla stesura, il decretofirmato, dal ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini,il 20 giugno, sulla determinazione delcompenso per la copia privata, il c.d. “equo compenso” è stato pubblicatoil 7 luglio scorso sulla GazzettaUfficiale ed entrerà in vigore nei prossimi giorni.
Il contestato provvedimento rimodula le tariffeapplicate alla riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi (qualecontributo per il diritto d'autore), in ragione dell'aumentata capacità diregistrazione degli apparati tecnologici, attraverso la presenza delle c.d. “memorie” che consentono agliutenti di archiviare una maggiore mole di dati.
In altri termini,i rincari previsti nella tabelladefinitiva (allegato tecnico al decreto), saranno applicati a smartphone, tablet, pc e in genere ad ogni dispositivo digitale in grado di registrareo riprodurre contenuti multimediali, proporzionalmente alla capacità diarchiviazione in memoria.
Rincari che si aggirano dai 3,00 ai 5,00 euro sulprezzo totale per personal computer,smartphone e tablet con memorie da 8 a 32 gigabyte. Incrementi previstianche per le smart tv e comunque perle tv dotate di capacità di registrazione (circa 4 euro), ma la vera stangata,ovviamente, è per hard-disk, fissi erimovibili, e pendrive (chiavette Usb),data la capacità di archiviazione di questi devices, per i quali il costo dell'equocompenso potrebbe attestarsi anche sul 50% del prezzo complessivo.
A far lievitareulteriormente i costi, si aggiunge l'Ivaal 22% sul prezzo finale dei prodotti.
- Vai al testo del Decreto Legge del 20 giugno 2014 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
La rassegna stampa:» Copia Privata, l'Antitrust smentisce ministro e Siae. Pagano i consumatori - Il Fatto Quotidiano
Autore: Marina Crisafi