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Famiglia: La nuova realtà dei Gruppi Parola per i figli di genitori separati



Di Laura Tirloni - In uno scenario comequello attuale in cui le separazioni e i divorzi sono in costanteascesa, aumentano anche le iniziative rivolte ai minori coinvoltinelle vicissitudini familiari. Nel corso di una separazione, ilnucleo familiare si ritrova spesso interessato da dispute, conflittie impregnato di sentimenti di rabbia, frustrazione, colpa erivendicazione, che inevitabilmente coinvolgono anche i figli.Talvolta i genitori, presi dalla gestione delle loro vicendepersonali, possono incontrare difficoltà a riconoscere il disorientamentodei figli o l'impatto negativo che le vicissitudini coniugali possonoavere su di loro. In tali circostanze, i bambiniavrebbero al contrario bisogno di percepire ancora di più la vicinanza deigenitori, proprio per il timore che la separazione in corso possacomportare il loro abbandono e la loro perdita. In questa delicatafase di vita, risulta fondamentale poter accompagnare i bambini adelaborare gli eventi, i cambiamenti e il dolore ad essi associato,aiutandoli a non sentirsi parte in causa nel conflitto tra coniugi,ma non sempre i genitori sono in grado di farlo. A questo scopo sista diffondendo in Italia, come già in Europa, una nuova realtà: quella dei Gruppi diParola per i figli di genitori separati (C. Marzotto, 2010).

Nel nostro Paese, taligruppi sono una realtà ancora piuttosto recente. Sono stati avviatiper la prima volta nel 2006 presso il Servizio di Psicologia clinicadell'Università Cattolica di Milano. IlGruppo di Parola ha uno schema specifico: è costituito da un minimodi quattro a un massimo di dieci bambini, di età compresa tra i 6 e i12 anni e fissa un percorso di cinque incontri, di due oreciascuno, condotti da operatori specializzati. La struttura prevedeun primo incontro conoscitivo tra il gruppo dei genitori; treincontri dedicati ai bambini, e nella seconda parte del quinto eultimo appuntamento, si incontrano nuovamente i genitori. Al terminedell'intero ciclo, questi ultimi, se lo desiderano, possonorichiedere un appuntamento di restituzione con gli operatori.

Nelgruppo i bambini sono liberi di parlare ed esprimere le loro emozionirispetto alla vicenda separativa dei genitori, in uno spazio sicuro eriservato. Possono confrontarsi e rispecchiarsi nel gruppo sentendosicosì meno soli e avendo la possibilità, attraverso le esperienzedegli altri, di trovare soluzioni nuove ai loro problemi diriorganizzazione familiare o di guardarli in una prospettiva diversa.Partecipare al gruppo permette ai bambini e ai ragazzi di esprimere iloro sentimenti e le loro paure e aspettative attraverso la parola,ma anche tramite il disegno, i giochi di ruolo e la scrittura.

Unmomento molto intenso del gruppo avviene durante l'ultima ora delquinto incontro, nella quale i bambini presentano a mamma e papà unalettera che hanno scritto per loro. In un secondo tempo, i genitorihanno la possibilità di rispondere, con dei messaggi anonimi, chevengono letti dalle operatrici di fronte all'intero gruppo di bambinie genitori. Un'importante esperienza di vicinanza, non solo fisica, masoprattutto emotiva e intima, tra genitori e figli, che va oltrel'interruzione del legame coniugale. Nonostante la separazione,infatti, mammae papà continueranno ad amare i loro figli e a rimanere per sempre i lorogenitori.

Sono previste due edizioni annuali dei gruppi di parola, afebbraio-marzo e a ottobre-novembre.

Data: 28/05/2014 13:00:00
Autore: Laura Tirloni