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Strade comunali e strade provinciali: il punto del Consiglio di Stato



Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza8 ottobre 2013 - 27 gennaio 2014, n. 403.

“Centroabitato”: insieme di edifici,delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Perinsieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallatoda strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinquefabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sullastrada. (art. 3 Regolamento Codicedella Strada).

“Ai fini dell'attuazione della disciplina della circolazione stradale,il comune, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore delpresente codice, provvede con deliberazione della giunta alla delimitazione delcentro abitato. 2. La deliberazione di delimitazione del centro abitato comedefinito dall'art. 3 è pubblicata all'albo pretorio per trenta giorniconsecutivi; ad essa viene allegata idonea cartografia nella quale sonoevidenziati i confini sulle strade di accesso.(…) I tratti di strade statali, regionali o provinciali, cheattraversano i centri abitati con popolazione superiore a diecimila abitanti,individuati a seguito della delimitazione del centro abitato prevista dall'art.4 del codice, sono classificati quali strade comunali con la stessadeliberazione della giunta municipale con la quale si procede alladelimitazione medesima”. (art. 4 Regolamento del Codice della Strada, cit.).

Ebbene, questoè quanto dettato dagli artt. 3 e 4 del Codice della Strada. Ma come sidistinguono le strade comunali da quelle provinciali? E quali sono i criteri diclassificazione?

A fare ilpunto è il Consiglio di Stato con la recente sentenza n. 403 del 27 gennaio 2014, emessaall'esito di un procedimento avviato al fine di identificare, attraverso “l'interpretazionedelle norme del codice della strada e del relativo regolamento, la giustaclassificazione delle strade interne, conseguente alla definizione dei “centriabitati” ai sensi del nuovo art. 4 Codice della Strada.

“Sonocomunali le strade urbane di scorrimento, di quartiere e locali che ricadonoall'interno del centro abitato delimitato con popolazione superiore aidiecimila abitanti, mentre sono tratti interni di strade statali, regionali eprovinciali quelle che sono delimitate all'interno di un centro abitato conpopolazione inferiore ai diecimila abitanti".

"Tanto èdettagliatamente esposto nel Regolamento del Codice della Strada, che all'art.5, precisa che “la delimitazione del centro abitato, come definito all'articolo3, comma 1, punto 8, del codice, è finalizzata ad individuare l'ambitoterritoriale in cui, per le interrelazioni esistenti tra le strade e l'ambientecircostante, è necessaria da parte dell'utente della strada, una particolarecautela nella guida, e sono imposte particolari norme di comportamento (ladelimitazione del centro abitato individua pertanto i limiti territoriali diapplicazione delle diverse discipline previste dal codice e dal regolamentoall'interno ed all'esterno del centro abitato)".

"Ladelimitazione del centro abitato individua altresì, lungo le strade statali,regionali e provinciali, che attraversano i centri medesimi, i tratti di stradache: a) per i centri con popolazione non superiore a diecimila abitanticostituiscono «i tratti interni»;

b) per icentri con popolazione superiore a diecimila abitanti costituiscono «stradecomunali», ed individua, pertanto, i limiti territoriali di competenza e diresponsabilità tra il comune e gli altri enti proprietari di strade";

“Dalladisciplina citata emerge con certezza che l'elemento demografico non può cheessere riferito al “centro abitato” o ai “centri abitati” individuati ai finidell'art. 4 del Codice della Strada. (…) Vada sé che l'individuazione del “centro abitato” o dei “centri abitati” nellaratio del Codice della Strada risponde a criteri funzionali all'applicazionedelle diverse discipline previste dal codice della strada e dal regolamentoall'interno ed all'esterno del centro abitato, con i conseguenziali limititerritoriali di competenza e di responsabilità tra il comune e gli altri entiproprietari di strade.”.

"Deve,perciò, ritenersi che la delimitazione del centro abitato o dei centri abitati nonpuò rispondere ad altre finalità se non ai soli criteri funzionali allacircolazione stradale fissati dal Codice della strada; essa tuttavia comporta,sempre e per effetto automatico, il passaggio delle strade ai diversi entiterritoriali secondo i criteri su esposti, non assumendo rilevanza l'effettivaarticolazione dello sviluppo edilizio in più centri abitati da un punto divista topografico”.

Data: 18/02/2014 10:40:00
Autore: Sabrina Caporale