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Cassazione: prova liberatoria del responsabile della sicurezza in caso di infortunio sul lavoro del sottoposto



di Licia Albertazzi - Corte di CassazioneCivile, sezione lavoro, sentenza n. 24 Luglio 2013 n. 17938. In tema di infortuni sul lavoro non sempre il datore di lavoro, o ilresponsabile della sicurezza che ne fa le veci (nel caso di specie, ildirigente collaudatore) è responsabile per le lesioni riportate dal sottoposto,ove il primo dimostri che il collaudosarebbe andato a buon fine e che le mansioniassegnate al lavoratore erano adeguaterispetto alla sua qualifica ed esperienza professionale.

“La responsabilità del datore di lavoro ex art. 2087 cod. civ. è dicarattere contrattuale. (…) Ne consegue che la ripartizione degli oneriprobatori nella domanda di danno da infortunio sul lavoro si pone negli stessitermini che nell'art. 1218 cod. civ., sull'inadempimento delle obbligazioni”.E' dunque onere del lavoratore lesionato “allegaree provare l'esistenza dell'obbligazione lavorativa, del danno, ed il nessocausale di questo con la prestazione, mentre il datore di lavoro deve provare cheil danno è dipeso da causa da lui non imputabile, e cioè di avere adempiuto alsuo obbligo di sicurezza, apprestando tutte le misure per evitare il danno”.Il giudice del merito aveva rilevato, nel ricostruire la dinamica dell'incidente,come in effetti, da parte dell'azienda, fossero state adottate tutte le misuredi sicurezza prescritte dalla legge e di come, conseguentemente, l'eventolesivo verificatisi dovesse essere qualificato come caso fortuito. Non ravvisando alcun difetto dimotivazione né violazione della legge applicata, la Suprema Corte rigetta ilricorso del lavoratore, confermando la sentenza di merito.

Data: 28/07/2013 10:00:00
Autore: Licia Albertazzi