Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Certificato camerale vs scritture contabili: forza probatoria e principio di pubblicità

Cassazione Civile, sentenza n. 7688 del 27 Marzo 2013


di Licia Albertazzi - CassazioneCivile, sentenza n. 7688 del 27 Marzo 2013
Nella sentenza in oggetto la Suprema Corte si è pronunciata circa uncaso di opposizione a cartella esattoriale promosso da un ex socio disocietà di persone. Nel corso del giudizio di merito lo stessoavrebbe affermato la perdita della propria qualità di socioper il periodo relativo al reddito d'imposta contestato, producendoall'uopo idoneo certificato camerale attestante la perdita ditale status. Al contrario, l'ente incaricato della riscossione haprovato come le scritture contabili della società indicasserotuttavia ancora la presenza di detto soggetto all'interno dellacompagine sociale, ritenendo a lui imputabili l'utile d'impresaprodotto in quel determinato anno commerciale.

Le scritture contabilitenute dalla società fungono da prova più forte rispettoalla produzione di certificato camerale attestante la perdita diqualità di socio?

Interviene sul punto laCassazione sottolineando come, nel caso prevalesse la seconda tesi,si correrebbe il rischio che il reddito societario venga imputato nona chi sia effettivamente socio ma a chi, semplicemente, venisseindicato come tale dalla società. Nel nostro ordinamento vige ilprincipio della pubblicità societaria;inoltre, nelle società in nome collettivo i redditi sonoimputati al contribuente che rivesta la qualità di socio almomento dell'approvazione del rendiconto. La perdita dellaqualità di socio, per legge (art. 2300 c.c.) deve essere iscrittanel registro delle imprese a pena di inopponibilità verso i terzi,salvo provare che questi ne fossero a conoscenza. Tale iscrizionegenera effetti di pubblicità dichiarativa nei confronti dei terzi,compresa la pubblica amministrazione.

La Suprema Corte cassacosì la decisione del giudice di merito indicando su quali criterilo stesso debba basare la propria decisione.

Data: 07/04/2013 09:30:00
Autore: Licia Albertazzi