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Diritto Universitario – Iscrizione a corsi di laurea a 'numero chiuso' consentita a studenti 'solo idonei' al test d'ingresso

Ordinanza n. 222 del 25/07/2012, depositata il 26/07/2012 TAR L'Aquila


Avv. Giovanni Francesco Fidone - Con ordinanza n. 222 del 25/07/2012, depositata il 26/07/2012, il TAR L'Aquila ha riconosciuto l'iscrizione con riserva al primo anno del Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell'Università degli Studi dell'Aquila alla studentessa comunitaria che era risultata soltanto idonea alla prova di ammissione, nell'ambito del contingente di posti riservato agli studenti extracomunitari residenti all'estero e rimasti vacanti.

La situazione sottoposta all'attenzione del Tribunale Amministrativo abruzzese era del tutto peculiare.

Una studentessa, dopo avere sostenuto l'esame di ammissione al Corso di Laurea di Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l'Università degli Studi dell'Aquila, risultava soltanto “idonea” ma non vincitrice della prova e, per tale ragione, si iscriveva al medesimo corso di laurea presso un ateneo spagnolo.

Verificata la mancata “copertura” dei posti riservati agli studenti extracomunitari con riferimento al corso di Odontoiatria dell'Aquila, la stessa proponeva articolata e motivata istanza di iscrizione/immatricolazione.

L'Amministrazione si determinava negativamente ed avverso il rigetto dell'istanza la studentessa promuoveva ricorso dinanzi al TAR L'Aquila.

Il ricorso risultava fondato su molteplici motivi di diritto (legati anche al diritto comunitario) ma, in particolare, la difesa ha approfondito gli aspetti legati al principio di necessaria assegnazione di posti rimasti vacanti, prevalente rispetto a qualsiasi altro profilo giuridico. Considerata l'impossibilità di procedere ad uno scorrimento di graduatoria, in ragione della imminente chiusura dell'anno accademico in questione, soltanto uno studente che stesse frequentando un corso di laurea equipollente (in un ateneo comunitario) avrebbe potuto ottenere l'iscrizione all'anno accademico in corso, presso l'università italiana ove aveva sostenuto l'esame di ammissione conseguendo la “idoneità”.

La pronunzia, assolutamente “rivoluzionaria” in materia, supera l'orientamento consolidato della giurisprudenza amministrativa, tesa a consentire l'assegnazione dei posti rimasti vacanti nell'ambito del contingente riservato agli studenti extracomunitari soltanto mediante scorrimento della graduatoria.

La semplice “idoneità” alla prova di ingresso pare rappresentare dunque, al ricorrere di determinate condizioni, requisito sufficiente per l'iscrizione al corso di laurea a numero chiuso.

Data: 01/04/2013 12:00:00
Autore: Giovanni Fidone