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E dopo le Città metropolitane sarà il turno delle Smart cities!



Una bellissima notizia per le tanti menti creative che costituiscono il vero vanto alla base del nostro "made in Italy": un mega concorso per creare le città del futuro.

Promosso dal Miur, su indicazioni del Parlamento Europeo, il bando mette a disposizione ben 655,5 milioni di euro per finanziare le idee più brillanti (e fattibili) di modelli di Smart cities. Si, ok, ma cosa sono queste città smart? Il termine ci è ormai ben noto per la telefonia, ma come si applica ad un'intera città? E allora scompariranno (a partire dal 2015, anno di completamento delle opere selezionate) le neonate città metropolitane (tanto l'avrete capito che a me non dispiacerà un granché!)?

Perfetto, una risposta alla volta. Intanto le Smart cities sono città ideali in cui TUTTO funziona perfettamente, dalle strutture amministrative pubbliche, alle scuole, persino ai semafori. La banda larghissima sarà (con pace della Apple!) una realtà e l'informatizzazione diventerà totale e globale (basta scartoffie cartacee, basta raccomandate a/r, basta firme su firme), aiutata da un sistema di clouding per l'archiviazione dati. Ci sarà il rispetto per gli anziani ed i disabili, creando strutture "friendly". Senza trascurare verde ed ecologia: più parchi e meno immondizia. Più piste ciclabili e più riciclo. Oddio, ma ne saremo all'altezza? No, perché qui si tratta di tarare le menti, non solo di aprire cantieri. Questo sogno è ovviamente importato, stranamente questa volta dal Sud America (Rio de Janeiro è uno dei primi esempi), anche se forse si ispirava alla Città del Sole di campanelliana memoria.

Le città metropolitane non spariranno, dovranno up-datarsi e diventare smart (l'inglese è d'obbligo visto che al Politecnico di Milano, che di progetti ne sfornerà certamente, è lingua ufficiale degli insegnamenti). Sarà l'effetto Expo che colpisce ancora nel post-morattismo? In realtà l'intento serve per adeguarsi agli standard (e ti pareva) di vivibilità europei e mondiali. Uno sforzo dagli investimenti non irrisori di cui TUTTI noi potremmo a breve beneficiare.

Data: 21/07/2012 10:00:00
Autore: Barbara LG Sordi