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SUICIDIO ASSISTITO, non omicidio del consenziente - Interviene la lettrice Rosaria MIRRIONE



POSTA e RISPOSTA n°165 ospita il contributo di ROSARIA MIRRIONE che alle h.18:23 dell'8 dic '11 tiene ad intervenire sulla vicenda di Lucio MAGRI: "Francamente dissento totalmente. Per restare nell'ambito giuridico non mi risulta che il nostro ordinamento giuridico penale preveda il suicidio come reato e, tanto meno, le relative modalità. Resta la posizione dei partecipanti ugualmente non punibili per non essere punibile il suicidio. Magri ha spinto lui il bottone, i partecipanti hanno preparato ma non eseguito. Quindi non omicidio del consenziente. In ogni caso sono svizzeri ed il fatto è accaduti in Svizzera e quindi rispondono al e secondo il loro ordinamento penale. In termini non giuridici ma etici: il bene della vita nel contesto terreno a chi appartiene? non è essa l'unico intimo e proprio bene dell'essere vivente? è lecito imporre le propria etica a chi non la condivide quando non vi è danno per i terzi e per la società? Per lunghi secoli il suicidio etico o esistenziale non è stato considerato spregevole. Anzi. Ciò che è lecito o meno in un contesto morale - giuridico è il prodotto dell'etica di quella società. Cosa sarà lecito o meno fra 1000/2000 anni? Le personali convinzioni religiose non devono e non possono interferire. Perchè i cattolici sono così ringhiosi per tutto ciò che non comprendono massime per l'autodeterminazione dell'individuo? Certamente per loro chi si autodetermina in base alla morale e non in base ai precetti religiosi commette peccato di orgoglio. Ebbene questi se la vedrà poi, con chi di dovere e forse incontrerà la pietà di Cristo o forse niente. Perchè sempre giudicare e condannare, condannare e giudicare il diverso e non rispettare, esercitare l'antica pietas o il cristiano perdono? Rosaria Mirrione". Ringrazio molto la lettrice per l'intervento ed invito tutti a pronunciarsi utilizzando il pratico form qui in calce. Data: 10/12/2011 10:00:00
Autore: Avv. Paolo M. Storani