Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Cassazione: niente aiuti a imprese del sud se da fusioni non scattano nuovi posti di lavoro

In tema di agevolazioni in favore delle imprese del mezzogiorno, con la sentenza n. 16779, depositata il 29 luglio 2011, la Corte di cassazione ha stabilito che il presupposto per la concessione degli sgravi contributivi previsti dalla legge 183/76 deve essere ritenuto insussistente nelle ipotesi di trasferimento, trasformazione o fusione di aziende nelle quali si verifichi il mero passaggio di personale alla nuova impresa senza che il numero complessivo dei lavoratori occupati risulti aumentato. Malgrado l'assunzione ex novo di personale da parte dell'imprenditore acquirente, l'incremento di occupazione non può ritenersi conseguito ove rimanga stabile o addirittura diminuisca il numero globale degli occupati nell'azienda. E, in presenza di una sostanziale continuità nell'esercizio dell'impresa, nemmeno l'assunzione di altri lavoratori può costituire di per sé elemento sufficiente a riconoscere la novità dell'azienda e il diritto al relativo beneficio. Ne consegue che non applica correttamente l'articolo 14 della legge 183/76 il giudice del merito che non valuta incisivamente gli elementi idonei a far emergere la novità dell'occupazione attraverso l'esclusione della continuità oggettiva fra imprese di fronte all'ambiguità delle circostanze considerate Data: 09/08/2011 09:00:00
Autore: Luisa Foti