Dimissioni per Giusta Causa

Area: Diritto del Lavoro
Aggiornato: Agosto 2025
Riferimenti: Art. 2119 c.c., Art. 26 D.Lgs. 151/2015

Le dimissioni per giusta causa sono il recesso immediato del lavoratore dal contratto quando il comportamento del datore di lavoro è così grave da non consentire nemmeno la temporanea prosecuzione del rapporto. Non è dovuto preavviso e si ha diritto alla NASPI.

⚠️ CONSEGUENZE DELLE DIMISSIONI PER GIUSTA CAUSA:
  • Cessazione immediata: senza obbligo di preavviso
  • Indennità sostitutiva: spetta al lavoratore
  • NASPI: diritto alla disoccupazione
  • Risarcimento danni: eventuale richiesta
  • Onere della prova: a carico del lavoratore
⚠️ Casi Tipici di Giusta Causa:
  • Mancato pagamento: retribuzioni per oltre 2 mesi
  • Demansionamento: illegittimo e sostanziale
  • Mobbing: vessazioni sistematiche
  • Molestie: sessuali o morali
  • Violazioni sicurezza: gravi e reiterate

Guida alle Dimissioni per Giusta Causa

1. Cos'è la Giusta Causa

La giusta causa (art. 2119 c.c.) è un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione nemmeno provvisoria del rapporto. Deve trattarsi di:

  • Inadempimento grave del datore di lavoro
  • Comportamento che lede irreparabilmente la fiducia
  • Violazione che rende intollerabile proseguire
  • Fatto oggettivamente grave, non soggettivo

2. Casi Riconosciuti dalla Giurisprudenza

Fattispecie Requisiti Prove necessarie
Mancato pagamento Almeno 2-3 mensilità Buste paga, diffide, bonifici mancanti
Demansionamento Sostanziale e prolungato Ordini di servizio, testimoni, email
Mobbing Sistematico e provato Certificati medici, testimonianze, dossier
Molestie sessuali Anche un solo episodio grave Denunce, testimoni, prove documentali
Violazioni sicurezza Pericolo grave e attuale Segnalazioni, foto, verbali ASL

3. Differenze con Dimissioni Volontarie

Aspetto Dimissioni volontarie Dimissioni giusta causa
Preavviso Obbligatorio Non dovuto
Indennità preavviso Non spetta Spetta al lavoratore
NASPI Non spetta Spetta
Motivazione Non necessaria Obbligatoria e specifica
Onere prova Non rilevante A carico lavoratore

4. Procedura da Seguire

  1. Documentare tutto: conservare prove dei fatti
  2. Inviare diffide: dare chance al datore di rimediare
  3. Consultare sindacato/avvocato: valutare il caso
  4. Redigere lettera dimissioni: motivata e circostanziata
  5. Inviare con raccomandata A/R o PEC: prova certa
  6. Completare procedura online: specificando giusta causa
  7. Richiedere NASPI: entro 68 giorni

5. Conseguenze Economiche

Spettanze del lavoratore:

  • ✅ Indennità sostitutiva del preavviso (come se licenziato)
  • ✅ TFR completo
  • ✅ Ferie e permessi non goduti
  • ✅ Ratei mensilità aggiuntive
  • ✅ NASPI (disoccupazione)
  • ✅ Eventuale risarcimento danni

6. La NASPI dopo Dimissioni per Giusta Causa

Il lavoratore che si dimette per giusta causa ha diritto alla NASPI perché la cessazione è involontaria. Requisiti:

  • 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni
  • 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi
  • Stato di disoccupazione
  • DID (Dichiarazione Immediata Disponibilità)

7. Rischi e Cautele

Attenzione:

  • L'onere di provare la giusta causa è del lavoratore
  • Il giudice valuterà la gravità oggettiva dei fatti
  • Se la giusta causa non viene riconosciuta: possibili conseguenze
  • Valutare sempre con professionista prima di procedere

8. Tempi di Reazione

Le dimissioni per giusta causa devono essere tempestive:

  • Immediatezza: appena verificato il fatto grave
  • Tolleranza: tempo per valutare e documentare
  • Non oltre 2-3 mesi: altrimenti si presume accettazione
  • Fatti continuativi: dimissioni sempre possibili

9. Alternative alle Dimissioni

Prima di dimettersi per giusta causa, valutare:

  • Tentativo di conciliazione in sede sindacale
  • Denuncia all'Ispettorato del Lavoro
  • Azione giudiziale rimanendo in servizio
  • Richiesta di trasferimento
  • Accordo transattivo assistito

10. Errori da Evitare

  • ❌ Dimettersi "a caldo" senza documentare
  • ❌ Non specificare la giusta causa
  • ❌ Motivazioni generiche o personali
  • ❌ Non conservare le prove
  • ❌ Dimissioni verbali o informali
  • ❌ Non completare procedura telematica
  • ❌ Tardività eccessiva

Attenzione: Le dimissioni per giusta causa sono un atto grave che richiede la sussistenza di fatti oggettivamente gravi e la capacità di provarli. L'onere della prova è a carico del lavoratore. Si consiglia sempre di consultare un sindacato o un avvocato specializzato prima di procedere, per valutare la solidità del caso e non perdere diritti.