La Cassazione ha ritenuto che anche gesti come tirare il partner per i capelli possa integrare il reato previsto dall'art. 610 c.p.

di Lucia Izzo - Discussioni burrascose tra coppie rischiano di diventare teatro di comportamenti penalmente rilevanti: non solo percosse e minacce, ma anche gesti come il tirare il partner per i capelli integrano il reato previsto dall'art. 610 del codice penale, ossia quello di violenza privata.

La fattispecie è stata oggetto di una pronuncia della Corte di Cassazione (sentenza n. 33804 del 5 agosto 2013 qui sotto allegata).

La fidanzata, parte offesa, era stata invitata dal suo partner a salire in auto, ma costui, a seguito di un'accesa discussione, l'aveva tirata per i capelli, impedendole di scendere dalla vettura, per continuare il discorso intrapreso. Ad aggravare la situazione c'era poi stato il fatto che l'uomo l'aveva anche percossa e minacciata con un coltello.

A fondamento della decisione impugnata, che aveva condannato l'uomo per violenza privata e minaccia aggravata, vi erano le dichiarazioni rese in istruttoria e a dibattimento dalla persona offesa e dalla di lei sorella.

La parte offesa aveva infatti dichiarato di essere stata afferrata per i capelli e costretta a rimanere con l'uomo nell'autovettura, un atteggiamento che indubbiamente costituisce esercizio di violenza fisica, idoneo a integrare il reato ex art. 610 c.p. in quanto limita significativamente la libertà fisica e morale della persona.

Cass., sent. 33804/2013

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