Presentati in Parlamento due ddl per contrastare lo stalking telefonico

di Marina Crisafi - Stop al telemarketing selvaggio caratterizzato da telefonate ad ogni ora del giorno, invasive, indesiderate e moleste che hanno raggiunto ormai i contorni di un vero e proprio "stalking telefonico". A prevederlo sono due proposte di legge presentate nei giorni scorsi in Parlamento. La prima, firmata dai deputati di Sinistra Italiana, mira a contrastare i fenomeni di abuso e intrusione della privacy del cittadino, la seconda, più nello specifico, ad istituire un registro ad hoc per tutelare anche gli utenti della telefonia mobile.

Vediamo cosa prevedono nel dettaglio:

La proposta di legge Quaranta

La proposta di legge appena presentata in Parlamento dai deputati di Sinistra Italiana, primo firmatario Stefano Quaranta, ha l'obiettivo di "contrastare i fenomeni di abuso e intrusione della privacy del cittadino all'interno delle attività di telemarketing ovvero nel contatto, mediante l'uso del telefono e con l'ausilio di un operatore, tra l'azienda e la sua clientela, ai fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o di ricerche di mercato o di comunicazione promozionale".

Negli ultimi anni, sottolineano infatti i parlamentari di Si, si è registrato un vero e proprio "boom" del cosiddetto "telemarketing selvaggio, ovvero l'utilizzo sempre più frequente di pratiche commerciali scorrette e invasive nei confronti dei consumatori che si vedono costantemente vessati da telefonate indesiderate".

Per di più il registro delle opposizioni, "utilizzato negli ultimi anni - spiegano i parlamentari - si è dimostrato nei fatti depotenziato", perché tutela solo una piccolissima percentuale di utenti telefonici, mentre le telefonate di offerte commerciali continuano a perseguitare i consumatori.

Da qui la necessità, spiegano i parlamentari, di arrestare il fenomeno attraverso un intervento legislativo.

Il registro delle opposizioni

Il registro pubblico delle opposizioni è stato istituito nel 2011 e posto sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico. Il funzionamento è il seguente: di regola, se l'utenza telefonica è pubblicata negli appositi elenchi, l'intestatario può chiederne al proprio gestore telefonico la rimozione, rendendola così riservata e non più visibile. In alternativa, l'intestatario può iscriversi al Registro pubblico delle Opposizioni, lasciando così l'utenza negli elenchi ma rendendola inutilizzabile per fini promozionali. Attraverso l'iscrizione gratuita al registro, in sostanza, gli intestatari di un'utenza, fissa o mobile, privata o aziendale, presente sugli elenchi telefonici, esercitano il proprio diritto ad opporsi al trattamento dei dati personali a fini pubblicitari secondo quanto previsto dal Codice della Privacy

. Nell'ipotesi in cui ciò non avvenga, l'intestatario iscritto al registro che riceve chiamate promozionali può presentare una segnalazione al Garante della Privacy, il quale potrà avviare un'istruttoria comminando, una volta accertata la violazione, le sanzioni previste.

Purtroppo, però, il limite del registro è che nello stesso può iscriversi solo l'intestatario di un'utenza pubblicata negli elenchi telefonici.

La proposta di legge Bonfrisco

La proposta di legge presentata dai Conservatori e Riformisti italiani, prima firmataria la senatrice Cinzia Bonfrisco, si propone proprio di superare questo limite.

Il testo del ddl, recante "norme per l'iscrizione dei numeri delle utenze telefoniche fisse e mobili nel registro pubblico delle opposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 178" (qui sotto allegato), mira appunto, a creare un registro ad hoc estendendo così a tutti i cittadini, e soprattutto agli intestatari di utenze mobili che non sono presenti negli elenchi, la possibilità di iscriversi nello stesso per non essere più molestati dal telemarketing selvaggio.

Ddl telemarketing

Foto: 123rf.com
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