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Il vantaggio per il datore di lavoro č intuibile: attraverso l'orario di lavoro āmultiperiodaleā le ore di lavoro effettuate in determinate settimane dell'anno di riferimento, eccedenti la 40.ma, possono non essere computate come straordinario (e non retrbuite come tali) se compensate con il numero minore di ore prestate in altre settimane dello stesso anno di riferimento.
Il vantaggio per il datore di lavoro č intuibile: attraverso l'orario di lavoro āmultiperiodaleā le ore di lavoro effettuate in determinate settimane dell'anno di riferimento, eccedenti la 40.ma, possono non essere computate come straordinario (e non retrbuite come tali) se compensate con il numero minore di ore prestate in altre settimane dello stesso anno di riferimento.
Tuttavia l'articolazione oraria descritta non puņ essere unilaterlamente imposta dal datore di lavoro, ma deve essere frutto di una previsione contrattuale collettiva āa monteā. In particolare, la contrattazione collettiva potrĆ :
regolamentare essa stessa la distribuzione plurisettimanale del monte ore annuale giĆ al livello nazionale; in questo caso, il datore di lavoro potrĆ direttamente implementare l'articolazione oraria multiperiodale senza ulteriori accordi;
demandare al datore di lavoro il potere di distribuzione multiperiodale; in questo caso, il datore di lavoro troverebbe nella contrattazione collettiva una delega a pianificare unilateralmente l'articolazione multiperiodale;
non prevedere alcunché a livello nazionale e territoriale; in questo caso, il datore di lavoro che volesse attivare l'orario multiperiodale deve necessariamente addivenire ad un accordo (territoriale o aziendale) con le OO.SS.