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Limitazioni al lavoro notturno ……….. Le tutele
Limitazioni al lavoro notturno ……….. Le tutele
Con riferimento alle categorie di soggetti NON obbligati a prestare lavoro notturno, il MLPS ha avuto occasione di fornire preziosi chiarimenti in due distinte risposte ad interpello:
Risposta ad interpello n° 29 dell'8 agosto 2008
In merito alle ipotesi contemplate dalla Legge n°54/2006 che detta “Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”, la quale introduce in Italia il principio della “bigenitorialità ”, ossia dell'affido condiviso, il Welfare - con riferimento alla questione relativa all'individuazione del genitore separato o divorziato che abbia diritto ad astenersi dal lavoro notturno, ai sensi dell'art. 11 c. 2 lett.b) – premette che la limitazione normativa ha lo scopo di garantire l'effettiva cura del minore di anni dodici da parte del genitore con questi convivente. Pertanto, qualora il giudice abbia disposto che il minore conviva con entrambi i genitori, a periodi alterni, questi ultimi potranno essere esentati dal prestare lavoro notturno per il periodo in cui dimostrino al proprio datore di lavoro di convivere con il minore. E la prova della convivenza, secondo il MLPS, puň “essere facilmente raggiunta esibendo copia del dispositivo della sentenza di affidamento congiunto al datore di lavoro, il quale, nel rispetto dei diritti sanciti dal D.Lgs. N°196/93, ne prende atto e modifica la propria organizzazione del lavoro notturno”; il suddetto “….. onere probatorio sarĂ di facile assolvimento per il lavoratore, in quanto le sentenze in materia decretano le modalitĂ , anche temporali, attraverso le quali puň esplicarsi l'affidamento congiunto”.