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Data: 13/12/2009 10:00:00 - Autore: Roberto Cataldi
Linea dura della Cassazione contro chi affigge volantini sui muri della città. In special modo se l'affissione avviene nei centri storici. Il giro di vite arriva dalla seconda sezione penale della Corte che promette multe salate per il reato di imbrattamento.
E le condanne - chiarisce la Corte - prescinderanno dalla precedente condizione estetica del muro.
E così gli Ermellini (sentenza n. 47184/2009) hanno convalidato una multa di 300 euro ciascuno inflitta a tre ragazzi che avevano affisso volantini pubblicitari relativi a eventi musicali e cinematografici.
Il reato contestato è quello previsto e punito dall'art. 639 del codice penale.
Contro la decisione presa inizialmente dal Giudice di Pace, i tre ragazzi si erano rivolti alla suprema Corte deducendo che si sarebbe dovuto tenere conto dello "stato antecedente dei luoghi". Deducevano inoltre che non vi sarebbe stata la prova che gli edifici su cui avevano apposto i volantini fossero ricompresi nel centro storico della città.
La Corte, respingendo i ricorsi, ha osservato che "la condotta di 'imbrattamento' quale quella di affissione di volantini sul muro
previa spennellatura di colla sullo stesso, prescinde dalla
preesistente condizione estetica del muro stesso, perche' l'atto di
imbrattare lede comunque l'interesse giuridicamente protetto".
Per questo "ai fini della
verifica della sussistenza dell'elemento oggettivo del reato punito
dall'art. 639 c.p. non e' necessario accertare la previa condizione
dell'oggetto danneggiato".
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