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Data: 01/05/2020 14:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
Perdita della cittadinanza: la legge[Torna su]
La perdita della cittadinanza è regolata nel nostro ordinamento dalla legge n. 91/1992, recante "Nuove norme sulla cittadinanza", che nel disciplinare quest'ultima in lungo e in largo prevede anche le ipotesi in cui un cittadino italiano cessi di essere tale. Tali ipotesi non sono racchiuse in un'unica disposizione, ma sono sparse all'interno dell'intero testo normativo. Riepiloghiamole, distinguendo i casi di perdita automatica da quelli di rinuncia da parte del cittadino e da quelli di revoca. Perdita automatica della cittadinanza[Torna su]
La cittadinanza italiana si perde automaticamente al verificarsi di tre distinti eventi. Incarichi esteriInnanzitutto, cessa di essere cittadino italiano chi:
GuerraPerde automaticamente la cittadinanza italiana, poi, chi durante la guerra con un altro Stato, presta servizio militare o svolge un incarico pubblico presso quest'ultimo o ne acquista la cittadinanza. Revoca dell'adozioneInfine, la perdita automatica della cittadinanza si verifica se il cittadino è stato adottato ma l'adozione gli è stata revocata per fatto a lui imputabile. Non perde la cittadinanza, tuttavia, chi non sia in possesso di altra cittadinanza né possa riacquistarla. Rinuncia alla cittadinanza italiana[Torna su]
Una diversa ipotesi di perdita della cittadinanza italiana deriva dalla rinuncia alla stessa da parte del cittadino. La possibilità di rinunciare non è tuttavia generalizzata, ma è riconosciuta esclusivamente a chi;
Perdita della cittadinanza italiana: la revoca[Torna su]
Infine, la cittadinanza italiana che sia stata acquisita successivamente alla nascita può essere revocata se il cittadino è stato condannato in via definitiva:
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