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Data: 14/01/2021 10:00:00 - Autore: Valeria Zeppilli
Relazioni tra medico e paziente[Torna su]
Innanzitutto, con riferimento alla relazione tra medico e paziente, il codice di deontologia sancisce che alla sua base vi sono la libertà di scelta e l'individuazione e la condivisione delle rispettive autonomie e responsabilità. Tra le parti vi deve essere reciproca fiducia e mutuo rispetto. Rottura del rapporto di fiducia[Torna su]
Se il medico ritiene che il rapporto di fiducia con il proprio paziente si sia rotto, può risolvere la relazione di cura, premurandosi di dare all'assistito un tempestivo e idoneo avviso e di continuare la sua opera sino a che un collega non lo sostituirà. Continuità delle cure[Torna su]
Il medico deve assicurare la propria sostituzione non solo se viene meno il rapporto di fiducia che lo lega al paziente, ma anche in caso di indisponibilità o di impedimento a garantire la continuità delle cure. Libertà di scelta del medico[Torna su]
In ogni caso, tutte le persone hanno diritto di scegliere il medico e il luogo di cura in maniera totalmente libera e qualsiasi accordo tra medici teso a influenzare tale scelta è espressamente vietato dal codice deontologico, che comunque consente ai sanitari di indicare consulenti o luoghi di cura idonei al caso. Impegno e competenza del medico[Torna su]
Il medico deve inoltre garantire impegno e competenza nelle attività riservate alla sua professione e, pertanto, non deve assumere compiti che non è in grado di soddisfare o che non è legittimato a svolgere. Soggetti fragili[Torna su]
Nei confronti di soggetti fragili il medico ha doveri aggiuntivi. Infatti, quando si trova a curare un minore, la vittima di qualsiasi abuso o violenza o una persona in condizioni di vulnerabilità o fragilità psico-fisica, il sanitario deve tutelarlo, eventualmente segnalando all'autorità competente le condizioni di discriminazione, maltrattamento fisico o psichico, violenza o abuso sessuale. |
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