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Data: 03/08/2009 16:17:00 - Autore: Adnkronos
La Corte di Cassazione si e'
definitivamente pronunciata nel merito del contenzioso riguardante le
richieste risarcitorie di clienti a seguito del noto black-out del
2003, escludendo tassativamente la responsabilita' di Enel
Distribuzione, accogliendone i ricorsi e rigettando le domande dei
clienti, con tre distinte Ordinanze del 23 luglio 2009 (nn. 17.282,
17.283 e 17.284).
In particolare, le ordinanze della Corte annullano una sentenza
del Tribunale di Napoli e due sentenze del Tribunale di Latina che
avevano respinto le tesi difensive di Enel Distribuzione circa
l'impossibilita' di fornire energia elettrica ai clienti, derivante
non da causa imputabile alla societa', ma dalla mancanza di energia
sulla Rete di Trasporto Nazionale non gestita da Enel. Tali sentenze,
infatti, avevano ritenuto Enel Distribuzione responsabile,
indipendentemente dall'origine e dalle modalita' degli eventi che
hanno caratterizzato il noto black-out. La Corte di Cassazione ha
completamente ribaltato questa tesi, ritenendo che non possano essere
attribuite a Enel Distribuzione responsabilita' ulteriori e diverse da
quelle che competono alla Societa', in qualita' di distributore di
energia elettrica, nell'ambito del quadro normativo di riferimento.
Il ricorso di Enel, difesa dagli avvocati Antonio Briguglio,
Pietro Guerra e Riccardo Szemere, e' stato ritenuto 'manifestamente
fondato' dalla Suprema Corte, che si e' percio' pronunciata con
ordinanza e 'in camera di consiglio', con decisivi riflessi in
relazione a un contenzioso seriale che vede ancora pendenti decine di
migliaia di giudizi nei gradi di merito: da ora, infatti, coloro che
insisteranno nelle loro pretese davanti ai giudici di merito, si
assumeranno seri rischi anche in ordine alle spese ed ai danni
processuali.
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