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Data: 01/07/2025 07:00:00 - Autore: Redazione
Il principio di diritto affermato dal CNFLa sentenza n. 439/2024 del CNF, pubblicata il 21 giugno 2025 sul sito del codice deontologico, affronta un tema di particolare rilievo nella materia disciplinare forense: la rilevabilità d'ufficio della prescrizione. La decisione si inserisce nell'ambito di un procedimento disciplinare promosso nei confronti di un avvocato per violazioni deontologiche. Nel corso del giudizio, la parte resistente aveva eccepito la prescrizione dell'azione disciplinare, questione che il Consiglio ha ritenuto potesse essere sollevata e rilevata in via officiosa, a prescindere dall'eccezione di parte. La natura pubblicistica della materia disciplinareLa motivazione del CNF si fonda sulla qualificazione della disciplina deontologica come materia di interesse pubblicistico. Il Collegio ha sottolineato che l'azione disciplinare mira a tutelare:
Per questo motivo, la prescrizione non si configura come un'eccezione di carattere strettamente privatistico, ma come un istituto volto a definire il limite temporale dell'esercizio del potere disciplinare, con implicazioni di ordine generale. Rilevabilità in ogni stato e grado del procedimentoIl Consiglio Nazionale Forense ha chiarito che la rilevabilità d'ufficio della prescrizione si estende:
In particolare, la sentenza evidenzia che l'interesse alla certezza giuridica e alla definizione dei procedimenti disciplinari non può essere sacrificato in ragione della mancata eccezione. La ratio della decisioneTra i principali argomenti di diritto utilizzati dal CNF:
Alla luce di tali principi, la prescrizione va sempre verificata dal giudice disciplinare, anche d'ufficio. |
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