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Data: 24/02/2025 06:00:00 - Autore: Vincenzo Vitale
La sentenzaUna tutela per i consumatori contro i tassi usurariIl caso deciso dalla Corte d'Appello di Lecce ha visto un consumatore ottenere la nullità degli interessi pattuiti in due contratti di finanziamento, con la conseguente gratuità del prestito e il diritto alla restituzione delle somme versate in eccesso. La Corte ha riconosciuto che il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) applicato superava il tasso soglia previsto dalla normativa antiusura, stabilendo che la presenza di interessi usurari rende nulla qualsiasi clausola contrattuale relativa agli interessi, siano essi corrispettivi o moratori. Il quadro normativo e giurisprudenziale di riferimentoLa decisione si inserisce nel solco tracciato dall'art. 1815 c.c., che sancisce la nullità della clausola sugli interessi usurari e la non debenza di alcun interesse, e dall'art. 644 c.p., che nella determinazione del tasso usurario impone di considerare commissioni, remunerazioni e spese collegate all'erogazione del credito. Implicazioni pratiche e prospettiveL'importanza di questa sentenza va oltre il caso specifico in quanto le condizioni contrattuali dei prestiti personali stipulati prima del 2011 spesso non rispettavano i limiti di legge sui tassi d'interesse. Molti consumatori potrebbero essere vittime inconsapevoli di clausole usurarie e avere diritto alla restituzione di somme ingiustamente versate. ConclusioniLa sentenza della Corte d'Appello di Lecce offre quindi un'opportunità concreta per i consumatori di fare chiarezza sui propri contratti di finanziamento. Un passo che, oltre a garantire giustizia, può restituire serenità economica a molte famiglie. Avv. Silvia Vitale Avv. Vincenzo Vitale STUDIO LEGALE VITALE Via F. Petrarca n. 21 bis 72013 Ceglie Messapica (BR) tel - fax 0831/377971
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