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Data: 23/02/2017 21:00:00 - Autore: Marina Crisafi
di Marina Crisafi – Lei rifiuta di fare sesso col marito? Ciò non basta per addebitarle la separazione, se c'è incompatibilità caratteriale o una diversa concezione del matrimonio. È quanto emerge dall'ordinanza n. 4756/2017 depositata oggi dalla Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso di un marito che chiedeva a gran voce l'addebito della separazione alla moglie. Di fronte agli Ermellini, l'uomo sosteneva che i giudici di merito avevano erroneamente escluso l'addebito a carico della donna, poiché la separazione era dipesa dal suo rifiuto di intrattenere rapporti affettivi e sessuali. Ma per il Palazzaccio, le censure dell'uomo tendono soltanto a prospettare una diversa interpretazione delle risultanze processuali. La corte d'appello infatti ha fornito idonea motivazione in ordine alle cause di esclusione dell'addebito, sia esaminando i testi che valutando il comportamento della donna. E ha concluso che le ragioni della rottura del matrimonio "erano addebitabili esclusivamente a cause obiettive derivanti dalla diversa concezione della vita matrimoniale e dalla incompatibilità caratteriale". Da qui l'inammissibilità del ricorso. |
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