Preoccupazione e allarme per quanto sta avvenendo a Lampedusa: questo esprime la Confederazione generale italiana dei lavoratori in una nota: "si aggrava di ora in ora - si continua a leggere dal comunicato diffuso dal Sindacato - una insopportabile emergenza umanitaria: il numero degli immigrati ha oramai superato quello degli abitanti, e oltre tremila persone vivono all'aperto in condizioni igieniche, sanitarie e di assistenza indegne di un Paese civile". Sarebbe dell'immobilismo del Governo - spiega il sindacato
- la responsabilità di questa situazione che ha stimolato quindi una "comprensibile tensione con gli isolani oggettivamente colpiti da un grave e crescente disagio". Secondo la Cgil l'unica decisione assunta dal Governo è stata solo la promessa di misure compensative per Lampedusa. Inoltre, prosegue la segreteria nazionale CGIL, "non si sfugge al dubbio che l'attenzione del governo non sia puntata sulla drammatica condizione di migliaia di persone, ma sull'uso politico che si vuole farne per mediare i contrasti interni alla maggioranza". Criticando la soluzione tendopoli, la Cgil ha concluso sostenendo la necessità di "attivare immediatamente ponti aerei e navali che alleggeriscano la pressione sull'isola e trasferiscano i migranti, distribuendoli su tutto il territorio nazionale e disinnescando così una situazione che può esplodere in maniera incontrollabile".

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