Grattacapo per il Sindaco di Roma che si è visto bocciare la delibera, con cui aumentava le tariffe massime dei taxi nella capitale, in considerazione dell'aumento delle licenze concesse, dopo una decisione del 2007, adottata dall'allora Sindaco Walter Veltroni. L'Antitrust ha ritenuto tale delibera come restrittiva della concorrenza, in quanto una maggiore concorrenza dovrebbe comportare una diminuzione delle tariffe, non certo un aumento, come il Comune si accinge a fare. Esultano le associazioni
che fanno parte del Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Adoc, Codacons, Unione Nazionale dei Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino). Le associazioni ritengono, infatti, che il Sindaco dovrebbe nominare qualche loro rappresentante, a difesa dei consumatori, all'interno della Commissione dei saggi, che si occupa di studiare la materia, e il cui giudizio avrebbe spronato lo stesso Sindaco ad emanare la delibera incriminata. L'Adoc, poi, in una lettera al Sindaco, e che ha voluto rendere pubblica, chiede che si intervenga complessivamente, per garantire un servizio efficiente e trasparente, al di là della questione delle tariffe. Il problema dei taxi e delle tariffe a Roma è molto sentito da anni, essendo molte le critiche sul loro presunto numero insufficiente e sull'esosità delle tariffe applicate, a causa di una non garantita concorrenza.

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