Per fare gli agopunturisti bisogna essere medici. Lo dice la Cassazione con la sentenza 22528, sottolineando come 'per l'esercizio dell'agopuntura e' richiesto il conseguimento della laurea in medicina'. In base a questo principio la Sesta sezione penale ha confermato la condanna ad un mese e cinque giorni di reclusione (pena sostituita con 1335 euro di multa) a Giovanni C., un infermiere 53enne di Torino, finito sotto inchiesta per aver esercitato abusivamente la professione medica dell'agopunturista. Secondo piazza Cavour 'l'agopuntura, al pari di altre terapie quali omeopatia, la omotossicologia, la fitoterapia, e' annoverata tra le pratiche terapeutiche 'non convenzionali', che richiedono la specifica conoscenza della scienza medica'. Una conoscenza medica necessaria dal momento che 'l'agopuntura e' una terapia invasiva che, oltre all'effetto tipico ipnotico ed anestetico che essa provoca sul paziente, e' esposta a tutti i rischi collegati ad intervento di tale natura, quali quelli di lesioni gravi causate da invasioni in parti non appropriate del corpo umano, senza contare - sottolinea ancora la Cassazione - il rischio di infezioni per uso di utensili non sterilizzati nel rispetto degli standards attualemente previsti e periodicamente verificati dai servizi sanitari'.

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