Se l'altro giorno vi avevamo documentato di un caso risoltosi positivamente, sempre in Toscana, ma a Firenze, dove l'Asl aveva accordato un risarcimento di 1,15 milioni di euro alla famiglia di una bambina, che al parto subì danni cerebrali permanenti, a Carrara, invece, a chiedere il risarcimento dei danni è un pensionato settantenne, malato del morbo di Parkinson. Il pensionato, infatti, ha perso al gioco circa 300 mila euro, a causa della sua ossessione verso le slot machine e i gratta e vinci (ne acquistava anche 500 al giorno). Ora, realizzando il danno che ha provocato, dilapidando un patrimonio così alto, l'anziano ha imputato l'ossessione per il gioco ai farmaci dopaminici, costretto a prendere, per curare il suo morbo di Parkinson. Per questo ha citato l'Asl di Carrara, per ottenere il risarcimento dei 300 mila euro persi al gioco, in quanto indirettamente responsabile, avendogli somministrato tali farmaci. L'Asl, dal canto suo, ha girato la richiesta alle case farmaceutiche, che producono gli indiziati farmaci, in attesa della prima udienza, che si dovrebbe tenere l'8 febbraio. Difficile che il pensionato la spunti, ma il caso in sé è interessante, perché potrebbe aprire tutta una serie di prospettive di risarcimenti, fino ad oggi impensabili.

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