Anche il tradimento può dare diritto al risarcimento del danno in favore del coniuge tradito. Mogli e mariti che hanno subito un tradimento possono in qualche modo trovare una soddisfazione economica attraverso diverse forme di riscatto che la giurisprudenza mette loro a disposizione. In una scheda Adnkronos, la nota agenzia di stampa, passa in rassegna una serie di casi di coniugi 'cornificati' che, non riuscendo a mettersi l'animo in pace per il torto subito, si sono rivolti alla giustizia. Molteplice la casistica. Si parte dalla Capitale dove una donna si è vista accordare dalla Suprema Corte il diritto al risarcimento per essere stata tradita dal marito. A lui è stata addebitata la colpa della separazione anche perchè aveva sbandierato il tradimento ai quattro venti diffondendo la notizia dell'adulterio
con dovizia di particolari nell'ambiente degli amici comuni. Tutto questo secondo la Corte ha determinato sia l'addebito della separazione sia il risarimento del danno alla ex moglie. Un comportamento che di certo ha determinato "definitivamente l'intollerabilita' della prosecuzione della convivenza", causando la "lesione della dignita' della moglie". Ma non ci sono solo le soddisfazioni economiche. Secondo Piazza Cavour c'è anche un'altra forma di riscatto: Se si e' traditi si puo' svergognare e offendere pubblicamente il fedifrago. Licenza di offendere dunque, ammessa anche per via epistolare e anche a distanza di tempo dalla triste scoperta. La Corte scrive infatti che in tali casi va considerato "l'accecamento dello stato d'ira provocato da atto ingiusto altrui" che non e' detto "si esaurisca in un'azione istantanea". In questo caso - si legge nella nota ADN - la riscossa tardiva e' toccata in sorte a un 52enne salernitano che, nel 1999 venne a scoprire che la consorte lo tradiva con il cognato.
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