Emanuela Baio, senatrice PD, ha dichiarato che solo nell'ultimo mese si sono registrati ben 21 casi di
stalking e che oggi dobbiamo confrontarci anche con il cyberstalking. Si tratta secondo la senatrice di "fenomeni antisociali dai contorni bui e agghiaccianti che necessitano di un urgente intervento legislativo". La Baio, che denuncia che "Siamo di fronte ad una condotta persecutoria e assillante che colpisce, ferisce e infierisce sulla dignita' della donna che in molti casi perde la propria vita. E' inaccettabile. Telefonate continue a qualsiasi ora del giorno e della notte, sms assillanti e oggi anche mail con insulti e offese, e persecuzioni telematiche anche tramite
facebook, ecco il nuovo fenomeno del cyberstalking". "Verita' celate, false identita', silenzi e omerta' -aggiunge- contraddistinguono questo reato in costante aumento soprattutto sul web. Il 15% in piu' dei casi di
stalking si registra siano attuati per via telematica.
Le istituzioni e il
governo non possono rimanere in silenzio di fronte a questa a sua volta silente e insidiosa violenza psicologica che spesso sfocia in violenza fisica.
La mancanza di soldi questa volta non puo' essere una scusa, serve un intervento legislativo urgente che inserisca anche il cyberstalking come reato. La Cassazione, con la
sentenza 32404, ha stabilito che anche su Facebook si puo' configurare il reato di
stalking. Ma si puo' e si deve fare di piu'". La senatrice annuncia di avere già pronto un disegno di legge "che oltre a riconoscere il cyberstalking come reato ha l'obbiettivo di istituire appositi centri di monitoraggio del web".