Sono state presentate il 2 settembre scorso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, le novità previste per l'anno scolastico 2010/2011. Tra le più importanti misure è sicuramente da segnalare la riforma dell'Istruzione superiore, una misura che dovrebbe ridurre la frammentazione degli indirizzi nei licei e rilanciare l'istruzione tecnica e professionale. La riforma dei licei prevede la modifica dei quadri orari con la riduzione della durata dei singoli insegnamenti, facendo tuttavia salve attività critiche quali matematica e materie scientifiche per irrobustire la componente scientifica nella preparazione degli studenti. La riforma prevede inoltre potenziamento dello studio delle lingue e una materia del 5° anno sarà insegnata in inglese. Saranno istituiti due nuovi licei, quello coreutico e quello delle scienze umane. Potenziati anche gli istituti tecnici e professionali, non più considerati come scuole di serie b ma come una risposta valida per fonteggiare alla crisi economica.
Saranno questi istituti a formare le profesionalità del mondo del lavoro. Tra le novità viene anche modificato il limite di assenze come condizione per non essere bocciati: da quest'anno non si potranno superare i 50 giorni di assenza. Per quanto riguarda il tempo pieno, la riforma prevede l'aumento del 3,05% per il biennio 2009-2011 e dall'anno scolastico 2010/2011 le classi a tempo pieno passeranno da 36.493 a 37275. Novità anche in ambito di immissione in ruolo: con il nuovo anno scolastico, sono stati assunti 10.000 nuovi docenti e 5.000 unità di personale ata. Inoltre, al fine di incrementare il mondo del lavoro e la scuola, nascono gli Its, nuovi istituti tecnici superiori post secondaria. Nascerà una nuova filiera non universitaria che dura 2 anni e che vede università, scuole e aziende protagoniste della formazione. Per ulteriori informazioni sulla riforma, www.miur.it.

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