Giro di vite contro gli ex coniugi che rendono difficoltose all'altro genitore le visite ai figli. La Corte di Cassazione ha infatti stabilito che in casi del genere può scattar ela condanna al risarcimento del danno per il mancato affetto. La decisione è della Sesta sezione penale della Corte (sentenza n.32562/2010) che si è occupata del caso di un papà di ravenna a cui la ex aveva "pretestuosamente negato l'esercizio del diritto di visita" della figlia quattordicenne. I giudici di Piazza Cavour, oltre alla condanna penale per la mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice (prevista dall'art. 388 c.p.) ha stabilito che il coniuge cui viene negato questo diritto deve essere risarcito del danno morale per il "rapporto difficoltoso" con i figli. La donna era stata già condannata dalla Corte di Appello di Bologna a 4 mesi di reclusione e al risarcimento del danno. La donna si è rivolta alla Cassazione contestando in particolare al condanna al risarcimento del danno che riteneva non provato. La Corte ha respinto il ricorso evidenziando la legittimità della pronuncia di condanna al risarcimento essendo stato "reso difficoltoso il rapporto" tra padre e figlio.

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