La risposta del sovraffollamento negli istituti penitenziari è il cd. "piano carceri". Il provvedimento è stato approvato il 13 gennaio dal Consiglio dei Ministri e si basa su quattro pilastri. Il primo pilastro attiene alla dichiarazione dello "stato di emergenza nazionale", disposta con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri: durerà fino al 31 dicembre 2010. Il Capo del Dipartimento dell'amministrazione finanziaria avrà i poteri di Commissario delegato e procederà in deroga alle ordinarie competenze; la Protezione Civile svolgerà il ruolo di "braccio operativo". Per quanto riguarda i finanziamenti, sono in arrivo 500 milioni dalla finanziaria
mentre 100 milioni di euro provengono dai finanziamenti della giustizia. Il secondo pilastro prevede, dall'anno 2011, oltre ai 47 padiglioni affiancati alle strutture esistenti, la realizzazione di altre strutture di edilizia ordinaria e cioè 18 nuove carceri. Il terzo e il quarto pilastro introducono la possibilità di scontare l'ultimo anno di pena con la misura degli arresti domiciliari, ad esclusione dei reati gravi. A causa del grande numero della popolazione carceraria (circa 65 mila unità), infine il provvedimento prevede l'assunzione di 2000 nuovi agenti per la gestione dei detenuti.

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