Secondo quanto rende noto il governo, è stato presentato lo scorso 18 dicembre presso al Biblioteca del Comitato nazionale Economia, il "Rapporto EMN Italia" il primo rapporto che aggiorna sulle più recenti modifiche normative sottolineando le prospettive giuridiche e sociali in merito alle politiche riguardanti l'immigrazione nel nostro paese. Il rapporto nasce dall'esigenza di un aggiornamento continuo sul fenomeno migratorio e sui soggetti richiedenti asilo ma soprattutto dal programma "European Migration Network (EMN)", un esperimento incominciato nel 2003, diventato oggi una di cui fanno parte ventisette paesi dell'Unione Europea
. Grazie al programma europeo, è possibile infatti scambiare informazioni e ottenere aggiornamento continui sull'immigrazione. Il rapporto, frutto del programma europeo, è stato realizzato grazie al Ministero dell'Interno con il supporto del centro studi e ricerche Idos/dossier Statistico Immigrazione e con la preziosa collaborazione dellOrdine dei Medici, della federazione dei collegi degli infermieri e della società italiana di Medicina delle Migrazioni. Il documento si occupa, nella prima parte, di tracciare un resoconto sulle politiche riguardanti l'immigrazione
garantendo i più recenti aggiornamenti normativi e con un focus principale sull'inserimento nel mondo del lavoro nelle sue varie forme, mentre le altre due parti, corredate da dati socio-statistici, si interessano della situazione del mercato occupazionale e dei flussi qualificati. Il rapporto si occupa poi di presentare un sommario in riferimento alla programmazione dei flussi e le quote di ingresso annuali con il riferimento specifico alle figure altamente qualificate. Viene evidenziato come, questa categoria di lavoratori stranieri altamente qualificata venga adibita a svolgere mansioni meno qualificate rispetto alle reali capacità dei singoli migranti. Gli ultimi dati rivelano che il 54,1% dei migranti, possiede la laurea o il diploma, il 73,4% svolge una professione non qualificata, mentre tra gli italiani i valori sono, rispettivamente, il 62,3% e il 32,9%. Inoltre, il dati rivelano come i migranti lavorino in condizioni disagiate: il 19% di loro svolge al sua attività lavorativa nelle ore serali, addirittura il 12 % lavora nelle ore notturne e il 15% di loro lavoro anche la domenica. Per ulteriori informazioni sul Rapporto EMN Italia, visita il sito http://www.emnitaly.it/index.htm.

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