Giro di vite della Cassazione contro i ricatti sessuali nel mondo dello spettacolo. L'avvertimento dalla terza sezione penale della Corte che con sentenza n.35197/2009 ha convalidato una condanna a due anni di reclusione per violenza sessuale infltta a regista reo di aver molestato un aragazza durante una selezione per aspiranti attrici. Il regista aveva improvvisamente baciato e leccato sul collo una delle ragazze prendendole la mano per farsi toccare. La ragazza, per paura di essere scartata non si era opposta in modo deciso ma aveva solo rimandato l'intimita' ad un appuntamento successivo. Il registra non contento della risposta aveva avvertito la ragazza che c'era un'altra aspirante "piu' disponibile a rapporti intimi che voleva prendere il suo posto". Il caso finiva in Tribunale e il regista veniva condannato a due anni di reclusione. In Cassazione l'imputato
aveva tentato di giustificare il suo comportamento sostenendo che la ragazza non si era opposta alle sue avances e che aveva solo chiesto di rimandare gli approcci ad un appuntamento successivo. La Corte ha respinto il ricorso sottolineando la gravità del comportamento del regista che peraltro usava abitualmente ricorrere a quel genre di avances. La mancanza reazioni violente o vivaci da parte della ragazza e' attribuibile, secondo la Corte, "alla soggezione nei confronti del regista, all'imbarazzo per l'improvviso episodio e al timore di essere scartata, tant'e' vero che subito dopo egli l'aveva avvertita che vi era un'altra ragazza piu' disponibile a rapporti intimi che voleva prendere il suo posto'.

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