Sulla base di quanto emerge da una sentenza della Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 31905/2009), d'ora in avanti rischia il carcere il figlio che abbandona un genitore o un coniuge anziano in città per andare in vacanza. Nel caso esaminato dalla Corte, gli Ermellini hanno evidenziato che "giusta lettera dell'art. 591 CP, la vecchiaia, al pari di altre non specificate, è intesa causa d'incapacità dell'offeso di provvedere a se stesso, alternativa all'infermità fisica o mentale della persona abbandonata. Essa implica la ‘cura' della persona incapace, se non la sua ‘custodia', perché le siano assicurate le misure necessarie per l'igiene propria e dell'ambiente in cui vive. Pertanto l'abbandono integra in tal caso l'estremo di condotta criminosa, da cui dipende l'evento di pericolo. Questa la premessa maggiore, risulta incensurabile la premessa minore della sentenza
che, preso conto della vecchiaia e di taluna infermità, a fronte delle pessime condizioni igieniche personali ed ambientali in cui è stato ritrovato l'offeso, ha ritenuto il suo abbandono in stato di incapacità di provvedere ai propri bisogni elementari".

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