Il Garante per la protezione dei dati personali, (Newsletter del 10/16 febbraio) dando voce alle proteste di numerosi utenti della rete che si vedevano ?bombardati? da e-mail commerciali e promozionali non desiderate, ha ribadito, ancora una volta, che gli indirizzi e-mail, reperiti tramite Internet, non sono assimilabili a quelli presenti su elenchi pubblici e non possono essere utilizzati liberamente. Tale presenza on-line, infatti, non rende lecito l'uso di questi dati personali per scopi diversi da quelli per i quali sono presenti nella rete. Il fatto che l'indirizzo e-mail sia in rete e possa essere conosciuto, anche temporaneamente, da una pluralità di soggetti non lo rende in alcun modo liberamente utilizzabile e, per questo, senza un preventivo consenso, non possono essere inviate informazioni, di qualunque tipo, anche se non specificatamente a carattere commerciale.

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