"In Italia sono a rischio 1.662.000 famiglie e 1.210.000 piccole imprese. Nel 2009 il debito medio delle famiglie ha raggiunto la cifra di 27.300 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 47.500 euro". Con queste parole, Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani disegna l'allarmante aumento del fenomeno dell'usura dovuta alla crisi economica che "si sta diffondendo a macchia d'olio" in questo 2009. "Il sovraindebitamento delle famiglie, nei primi 6 mesi del 2009, - si continua a leggere da una nota diffusa dall'associazione - è cresciuto dell'81,2%, rispetto al 2008 e l'usura è aumentata del 66,8%", secondo i dati resi noti da Contribuenti.it grazie all'azione dello Sportello Antiusura, finalizzato al monitoraggio del fenomeno criminale. I dati evidenziano inoltre che le regioni più esposte al rischio sono il Piemonte, seguito dalla Sicilia, Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Toscana, Veneto, Lazio, Puglia, Calabria, Liguria, Friuli V-Giulia, Umbria, Abruzzo, Trentino-A.Adige, Sardegna, Valle d'Aosta, Basilicata, Marche e Molise. L'associazione, chiede al governo
uno stanziamento straordinario di un miliardo di euro a favore del microcredito sociale e di far partire la Banca del Mezzogiorno, per arginare il proliferarsi dell'usura, aggravato da un altro problema, "la poca propensione alla elargizione del credito da parte delle banche e l'aggressione al patrimonio familiare da parte del fisco che ha costretto numerose famiglie monoreddito a richiedere prestiti. Tra queste, numerose sono quelle che si sono rivolte alle fondazioni antiusura", come ha concluso il Presidente Vittorio Carlomagno.

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