Secondo quanto rende noto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 9 luglio 2009 sono state approvate definitivamente dal Parlamento le "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese e l'energia". Il provvedimento collegato alla finanziaria 2009 prevede, tra le misure più importanti, il ritorno dell'Italia al nucleare: con il provvedimento verranno snellite le procedure per realizzare reti e infrastrutture energetiche aprendo verso l'energia nucleare. Le imprese potranno usufruire dei nuovi contratti di sviluppo che prendono il posto dei Contratti di Programma per i finanziamenti. I 64 articoli della cd. "legge sviluppo" si occupano inoltre di trasformare i consorzi agrari in cooperative e di trasformare totalmente la rete camerale per aumentare il sostegno ai sistemi economici territoriali. La tanto attesa class-action, inoltre, entrerà in vigore non prima del gennaio 2010. Infine verranno ripristinati i fondi per l'editoria, fondi per 140 milioni in due anni. "Con questo provvedimento - ha dichiarato il ministro Scajola - si passa dalle misure di emergenza per contrastare la crisi, alle riforme strutturali per aiutare il Paese e il sistema produttivo ad uscire dalle difficoltà avviando processi di competitività, modernizzazione ed efficienza che configureranno l'Italia del futuro".

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