Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter del 3 aprile scorso) ha resto noto di essere intervenuto in materia di privacy nel giornalismo e di aver individuato alcune modalità tecniche che gli editori devono adottare per evitare che i motori di ricerca estraggano in automatico dagli archivi dei giornali tutti i dati personali che vi sono contenuti, anche quelli non più attuali o incompleti che possano ledere la riservatezza delle persone. L'Autorità, che è intervenuta a seguito di ricorsi presentati da cittadini nei confronti di editorie ‘rei' di aver reso fruibili ai più comuni motori di ricerca, parte dell'archivio storico del proprio quotidiano. In buona sostanza, i ricorrenti hanno lamentato che, digitando il proprio nome su di un comune motore di ricerca, si ottenevano notizie pubblicate anche quindici anni prima.
Nel caso di specie, il Garante ha quindi ordinato all'editore di adottare le opportune misure tecniche per la tutela della privacy, predisponendo, ad esempio, una versione dell'articolo che non riporti i dati personali dei ricorrenti nel caso in cui l'articolo possa essere estratto automaticamente da motori di ricerca esterni, oppure prevedendo differenti modalità di presentazione delle pagine sul web, in particolare garantendo che le notizie siano rintracciabili soltanto usando il motore di ricerca del giornale o del sito web.

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