Il Garante per la protezione dei dati personali (comunicato n. 319 del 12 febbraio 2009) ha reso noto di aver ribadito che i mezzi di informazione sono tenuti a tutelare la riservatezza dei minori coinvolti nei fatti di cronaca evitando la diffusione di dettagli personali che, seppur in maniera indiretta, li rendano pubblicamente riconoscibili. L'Autorità garante, prendendo in esame il ricorso di due coniugi che lamentavano un caso di violazione della privacy dei due figli minori da parte di alcuni mezzi di informazione locali e nazionali, ha vietato l'ulteriore diffusione, anche su Internet e radio tv, di informazioni riguardanti i minori e i loro genitori che possano renderli identificabili.

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