La Corte di Cassazione mette un freno agli arresti facili dichiarando che risulta eccessivo condurre in arresto degli ausiliari del traffico per il solo fatto che durante l'orario di servizio sono stati trovati inattivi e a chiacchierare tra loro. La Corte di Cassazione si è occupata del caso di tre vigilini della Capitale accusati di truffa aggravata e tratti in arresto
perché 'dopo aver preso servizio si distraevano per alcune ore restando inattivi all'interno dell'auto loro assegnata e infine si recavano a cena in un ristorante'. Dopo il provvedimento restrittivo i tre ausiliari del traffico si sono rivolti alla Corte e i Giudici di Piazza Cavour (sentenza 6098/2009) hanno dato loro ragione evidenziando che 'in tema di arresto facoltativo in flagranza detto arresto è consentito solo se la misura è giustificata dalla gravità del fatto o dalla pericolosità del soggetto desunta dalla sua personalità o dalle circostanze del fatto'.

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