Nel corso di un incontro organizzato dall'Ufficio della consigliera nazionale di parità è emerso che in Italia, il fenomeno della discriminazione femminile sul posto di lavoro è in aumento. All'incontro, che ha visto riunite a Roma tutte le consigliere di parità regionali e provinciali, hanno partecipato rappresentanti istituzionali dei ministeri del Lavoro, Salute e Politiche sociali e delle Pari Opportunita' e di Italia Lavoro. 'Il fenomeno - ha dichiarato Paolo Pennesi, direttore generale per l'Attivita' Ispettiva del ministero del Lavoro - non solo non e' recessivo, ma mostra segnali di aumento. Nel 2007 abbiamo registrato 181 casi di discriminazione legati alla mancata tutela economica delle mamme lavoratrici e 260 relativi alla mancata tutela fisica delle lavoratrici gestanti. Ebbene, nel primo semestre del 2008, i mancati riconoscimenti economici hanno interessato 286 donne lavoratrici, mentre 118 quelle in stato interessante'. Secondo quanto riferisce Pennesi molte donne lavoratrici continuano a subire forme di mobbing
e di molestie. 'Ancora oggi - spiega - si riscontrano molti atti di demansionamento e dequalificazione professionale, oltre che vere e proprie molestie non necessariamente di natura sessuale'. Per questo 'e' fondamentale l'apporto degli ispettori del lavoro' anche se "gli ispettori devono avere un'adeguata formazione per portare alla luce fenomeni di discriminazione. In alcuni casi, infatti, e' fondamentale trovare le prove di un'eventuale forma discriminatoria. Per questo, e' necessario raggiungere un'intesa con la Rete delle consigliere di parità a livello provinciale e regionale. Non dimentichiamo, poi, che persistono ancora episodi di tratta che riguardano soprattutto le donne extracomunitarie'. Secondo Pennesi il punto di partenza per combattere le discriminazioni delle donne sul lavoro è "il protocollo d'intesa siglato quasi due anni fa dalla nostra direzione con l'allora consigliera nazionale di parità, Isabella Rauti.
Un protocollo utile e interessante perché prefigurava un'intesa quadro cui dovevano seguire altri protocolli di carattere operativo. Ma non mi sembra che questo accordo abbia avuto ricadute 'pratiche' sul territorio'. Intervenendo nel dibattito, Francesco Verbaro, segretario generale e direttore generale del Mercato del lavoro del ministero, ha evidenziato che 'superando la frammentazione degli interventi della politica, e' importante coinvolgere tutte le direzioni generali: la Rete delle consigliere di parità potrà essere molto utile perché attenta alle problematiche legate non solo al lavoro, ma anche alla salute e al welfare'.
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