Linea dura della Cassazione per i gestori dei locali notturni che fanno sentire la musica all'esterno dei locali durante le ore notturne. La Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 25716/2008) ha infatti precisato che "il reato contestato è quello di cui al primo comma dell'art. 659 c.p.p. che non richiede alcun superamento di soglie predeterminate purché la condotta sia idonea ad arrecare disturbo ad una serie indeterminata di persone. E' del tutto irrilevante che una serie indeterminata di persone si sia lamentata effettivamente, basta però che la condotta sia in sé idonea ad arrecare disturbo".
"Nel caso di specie - prosegue la Corte -, utilizzare un pub per trasmettere musica, anche dal vivo, con impianti di diffusione ad alto volume in piena notte collocati all'esterno del locale, è condotta certamente idonea ad arrecare disturbo ad una serie indeterminata di persone, per la collocazione in centro abitato. La sentenza impugnata da atto degli accertamenti compiuti dalla P.G. in tutti e tre gli episodi e pertanto deve essere confermata la continuazione".
Con questa decisione la Corte ha confermato la sentenza di condanna a carico del gestore di un pub per il reato di disturbo della quiete pubblica per aver diffuso musica ad alto volume all'esterno del locale.
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