Anche ad un solo mese dall'assunzione può venir meno il diritto al mantenimento del figlio maggiorenne. E ciò anche se il lavoro è "con il patto in prova di sei mesi". E' quanto afferma la Corte di Cassazione (Sentenza n. 21773/2008 della Prima sezione civile) che nell'impianto motivo chiarisce come per lo stop al mantenimento è "sufficiente la mera potenzialita' del conseguimento dell'autonomia economica". Gli Ermellini scrivono che il mantenimento "puo' ritenersi cessato" anche a un mese dall'assunzione in prova del figlio, perchè a quel punto e' ragionevole dedurne l'acquisto della autonomia economica. La Corte ricorda poi che i genitori non sono tenuti a mantenere i figli fannulloni che non svolgono un'attivita' "per un atteggiamento colposo o inerte". E' stato così accolto il ricorso di un padre per la revoca dell'assegno di mantenimento
del figlio maggiorenne che era stato assunto in prova per sei mesi dall'Alitalia come pilota. Il conseguimento dell'indipendenza economica del figlio - scrive la Corte - "non coincide con l'instaurazione effettiva di un rapporto di lavoro giuridicamente stabile ma con il verificarsi di una situazione tale che sia ragionevole dedurne l'acquisto dell'autonomia ecomica". Ma che accade se poi interviene il licenziamento? Secondo la Corte non cambia nulla visto che "si e' anche ritenuto sufficiente la mera potenzialita' del conseguimento di tale autonomia". Inoltre "il contratto di lavoro a tempo indeterminato in cui sia stipulato il patto di prova non costituisce una fattispecie a formazione progressiva, ma un negozio giuridico perfetto ed efficace nel quale e' inserito il potere di entrambe le parti di recedere". In precedenza i giudici di merito erano stati più clementi con il pilota ed avevano revocato l'assegno solo a far data dalla scedenza dei sei mesi di prova sulla base del fatto che "solo con l'acquisto della certezza della prosecuzione del rapporto di lavoro poteva ritenersi conseguita l'autosufficienza economica". Il padre del ragazzo che doveva anche mantenere la moglie ha però fatto ricorso in Cassazione chiedendo che la revoca del mantenimento avvenisse prima, ossia dopo un mese dall'assunzione in prova.
La richiesta è stata accolta dalla Corte che ha evidenziato come sia "la mera potenzialita' del conseguimento dell'autonomia economica" a determinare lo stop al mantenimento dei figli nella maggiore eta'.

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