A patto che si tratti di modiche quantità è possibile portare fuori casa le droghe leggere. Parola di Cassazione. La Corte infatti ha stabilito (sentenza 31441/2008) che il loro possesso non puo' essere scambiato come indizio di spaccio. Non esiste alcuna "massima di esperienza" che affermi che portare hashish e marijuana fuori casa significhi volontà di spacciare. E' stato così assolto un uomo precedentemente condannato a 9 mesi di reclusione e 4.500 euro di multa
perchè sorpreso in auto con alcuni amici con 1 grammo di hashish e 1 di marijuana. I Giudici di Piazza Cavour hanno accolto la tesi della difesa che sottolineava come l'aver portato fuori casa alcune droghe leggere non voleva per forza dire che l'uomo fosse un pusher. Per la Corte non e' infatti significativa dell'attivita' di spaccio la "mancanza di strumenti per il consumo diretto" come le cartine o il tabacco. I giudici di merito al contrario avevano emesso verdetto di condanna proprio per l'assenza di strumenti per fumare. Nella motivazione della Corte si legge inoltre che "non e' dato comprendere sulla base di quale massima di esperienza sia possibile affermare che portare fuori casa quella droga non aveva altro senso se non quello di destinarla allo spaccio".

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