L'Aula di Palazzo Madama ha definitivamente approvato il cosiddetto "decreto Alitalia" (ddl 4-B, di conversione del decreto-legge 23 aprile 2008, n. 80, recante misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo) E' stata così introdotta la possibilità di utilizzare i 300 milioni di euro "per far fronte alle perdite che comportino una riduzione del capitale e delle riserve al di sotto del livello minimo legale, cioè la trasformazione del prestito ponte, prevedendo la possibilità, ove necessario, anche di un suo utilizzo per aumento di capitale". In ordine ai criteri per il calcolo dei tassi d'interesse sul prestito, si è adottato un sistema per allinearli alle più recenti normative europee, "incrementandoli dell'uno per cento, per rendere maggiormente evidente che il prestito è in linea con le condizioni di mercato; in modo che da questo punto di vista, qualora entro l'anno o entro il trentesimo giorno dalla perdita della disponibilità da parte del Ministero dell'economia della sua quota di partecipazione in Alitalia il prestito venisse restituito, la Comunità europea non possa poi fare una annotazione rilevando che il prestito sarebbe stato concesso ed erogato a condizioni di vantaggio rispetto al mercato".

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