Da un lato l'aumento esponenziale delle cause civili e penali promosse dai pazienti/utenti nei confronti delle associazioni e dei volontari che prestano attività di primo soccorso o di pronto soccorso per colpa professionale, dall'altro la necessità di migliorare la qualità assistenziale dei servizi sanitari finanche durante manifestazioni sportive, religiose, sociali e comunque aperte al pubblico, costringono gli organizzatori e gli stessi volontari ad adottare alcune precauzioni e modalità di intervento medico-infermieristico per raggiungere gli scopi dinanzi indicati. Sono sempre più frequenti gli eventi organizzati da associazioni, chiese, comunità anche scientifiche e confessioni religiose in occasione di feste, convegni, assemblee e comunque dove una folla numerosa di adepti, aderenti e curiosi si incontrano per diverse ore. Chi si avvale di un proprio punto di soccorso, soggiace ad alcune obbligazioni, non dissimili da quelle che vincolano gli enti sanitari sia pubblici che privati. Altri, invece, si avvalgono semplicemente di ambulanze sia proprie che di terzi e la responsabilità civile che disaminerò, si applicherà, ovviamente, solo al primo caso.
(Dott. Mauro Di Fresco)

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Articolo del Dott. Mauro Di Fresco - Responsabile sezione Diritto Sanitario

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