Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dello scorso 6 marzo, ha approvato lo schema di decreto legislativo che dà attuazione alla delega conferita al Governo dalla legge n. 123 del 3.08.07 in materia di salute e sicurezza del lavoro.
Il Governo ha precisato che l'approvazione del provvedimento si è resa necessaria anche nell'attuale fase di scioglimento delle camere e ciò a seguito dei gravi infortuni sul lavoro verificatisi in questo ultimo periodo.
Nel decreto, il Governo ha sostanzialmente ridisegnato l'intera materia della salute e della sicurezza sul lavoro le cui regole (contenute sino ad ora in diverse disposizioni succedutesi nell'arco di quasi sessanta anni) sono state interamente rivisitate e collocate in un'ottica di sistema. In buona sostanza, il Governo si è prefisso l'obiettivo di armonizzare tutte le leggi vigenti in materia e di indirizzarle tutte verso una logica unitaria.
Il provvedimento di riforma ha tenuto in debita considerazione tutte le direttive comunitarie e le convenzioni internazionali emanate in materia e, dall'altro, nel più assoluto rispetto delle competenze in materia attribuite alle Regioni dall'articolo 117 della Costituzione.
Tra le novità di maggior rilievo contenute nel provvedimento evidenziamo un maggior innalzamento della tutela con la previsione di un ampliamento del campo di applicazione delle disposizioni in materia di salute e sicurezza.
Nel decreto si è infatti stabilito che tutte le norme contenute possono essere applicate a tutti i lavoratori che si inseriscano in un qualsiasi ambiente di lavoro e ciò senza alcuna differenziazione di tipo formale. Sono pertanto ricompresi nell'elenco anche i lavoratori autonomi.

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