La Corte di Cassazione ha annullato, con la sentenza del 21 gennaio 2008 n° 3131, sez. V penale, la condanna di un'insegnante del Torinese che aveva risposto con parole un po' vivaci alla mamma di una sua alunna, che davanti al preside della scuola, l'accusava di essere troppo severa, ovvero di utilizzare un metodo didattico di stampo "hitleriano". La Suprema Corte ha ritenuto legittima la reazione verbale della maestra in quanto la mamma dell'alunna aveva attribuito alla maestra "criteri formativi inappropriati e non convenienti, adoperando l'epiteto hitleriano per qualificare il comportamento professionale dell'insegnante", non può pertanto, non considerarsi fatto ingiusto, per le modalità con cui era stato realizzato, aveva la potenzialità di suscitare un giustificato turbamento nell'animo del docente...
Cassazione, sez.V penale, sentenza del 21.01.2008 n° 3131 - Cesira Cruciani

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