Gli effetti di una rottura coniugale sono numerosi e coinvolgono questioni psicologico-affettive, mutamenti di stile di vita, limitazioni delle scelte e delle opportunità dei soggetti coinvolti, aspetti economici. Qui ci si limita a considerare un particolare aspetto economico, che, tuttavia può avere notevole impatto sulla possibilità di stabilire, tra coniugi separati, un rapporto sereno: come destinare il "giusto" ammontare dell'assegno che un coniuge deve corrispondere a favore dei figli e/o dell'altro coniuge.
A questo fine, si propone un modello per il calcolo dell'assegno di mantenimento (MoCAM) che, con riferimento al caso specifico, considera una serie di scenari corrispondenti a diversi criteri-obiettivo, per ciascuno dei quali fornisce una stima dell'assegno di mantenimento coerente con il criterio stesso.
La scelta di quale scenario sia preferibile spetta, ovviamente, a chi deve prendere la decisione definitiva sull'assegno di mantenimento (giudice o parti di un procedimento consensuale). Il modello, quindi, non pretende di sostituire il giudice o la volontà delle parti, ma è in grado di fornire, in modo obiettivo, una guida che il decisore è potrà utilizzare, totalmente o parzialmente, tenendo conto delle peculiarità del caso sotto esame...

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Per contattare gli autori di questo articolo: info@mocam.net
Gianni Marliani
Professore ordinario di Statistica Economica
Università di Firenze
Dipartimento di statistica
Mauro Maltagliati
Professore associato di Statistica Economica
Università di Firenze
Dipartimento di statistica


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