La Corte di Cassazione (Sent. 26848/2007) ha stabilito che non possono essere applicate sanzioni al contribuente che sia stato imbrogliato dal proprio commercialista. I Giudici del Palazzaccio hanno infatti precisato che in tali circostanze, il contribuente non può 'pagare' le sanzioni al Fisco per un comportamento scorretto del proprio commercialista che ha truffato pure lui trattenendo per sè gli importi destinati al pagamento delle tasse.
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